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Ritmi alti nel finale
L'onere della corsa, con Thomas della Sky in maglia gialla, è ricaduto sulle spalle dell'ottimo Team BMC di Porte, che ha controllato la fuga di 8 sorta nella prima fase di gara e ricucito il gap sino a pochi km dal traguardo (vantaggio massimo 3’40 al km 22).
La battaglia tra i big
Alla trenata della Sky non ha saputo rispondere T. Pinot, reduce dalle fatiche del Giro, che si è staccato nella prima fase di salita. Successivamente, ai -3,3 dal traguardo è subentrato Nieve a guidare il plotone (decimato) dei big, con Mollema e Fuglsang in difficoltà; sembrava tutto pronto per l’attacco di Froome, ed invece proprio Aru - a 2,4 km dal traguardo- ha dato una rasoiata che ha sorpreso tutto, procedendo poi con un’azione solitaria di grande forza, cui nessuno ha risposto.
Dati di scalata: eccezionale prova di Aru
Al traguardo, Fabio ha inflitto 16’’ a Martin e 20’’ a Porte e Froome, quest’ultimo nuova maglia gialla. La prova di Aru è stata eccellente, e gli ha permesso di stabilire il nuovo record di scalata a La Planche des Belles Filles, migliorando le prestazioni dei vincitori del 2012 e 2014 su questa stessa ascesa. Il precedente primato apparteneva a Froome ed è stato ritoccato di 8’’ (2012), con una prova di forza a 6,5 w/kg e 1859 m/h di Vam su circa 16’ di sforzo. Nella foto, elaborazione stimata dei wattaggi all-time su questa stessa salita, con Aru a guidare e Froome, vincitore 2012, al secondo posto.
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