Scatta domani da Utrecht uno dei Tour de France più attesi degli ultimi anni, con 4-5 fuoriclasse che partono per vincere, e Contador che ambisce alla storica doppietta Giro-Tour. Il percorso, con molte montagne e la quasi totale assenza di cronometro, favorisce sulla carta gli scalatori; l'avvicinamento degli uomini di classifica è stato però diverso ed è interessante analizzare la situazione.
Il giovane francese Pinot ha fatto vedere grandi cose al Giro di Svizzera, dominando in salita ed abbattendo il record di Leipheimer (2005) a Rettenbachgletscher (44m38s, VAM 1682 m/h, ~5.71 W/kg). Come Quintana sembra avere dei margini per incrementare il rendimento in salita su 3 settimane, ma rischia di pagare alcune tappe interlocutorie ed eventuali attacchi a sorpresa dei più esperti.
Uguali problemi per Froome, che ha dimostrato al Delfinato di possedere una buona forma, può rosicchiare qualcosina a cronometro, ma soprattutto deve dimostrare lo stesso livello del Tour 2013 in salita, se vuole conquistare la vittoria. La base è buona, al Delfinato su Pra Loup e Montee du Bettex ha mostrato potenze di scalata sui 15-20' pari a ~5.9- 6.0 W/kg, non al top per le sue capacità ma di buon valore per una corsa preparatoria.
Vicino a lui nelle due scalate anche Van Garderen, che ha ceduto 18'' nell'ultimo arrivo ma ha mostrato un ottimo rendimento, con 1 kg in meno e 10w in più rispetto allo scorso anno. Da verificare la tenuta del BMC alla distanza.
Corridore che si è visto pochissimo è Quintana; il vincitore del Giro 2014 ha corso col contagocce preferendo stare in quota ad allenarsi, ma alla Ruta del Sol ha mostrato di non avere problemi in salita. Nell'unica sfida di giugno col neo-vincitore del Giro, sul Port de Bales (11.6 km), Contador e Quintana hanno chiuso in 35m02sec con VAM 1588 m/h e 5.75 W/kg. Poi Contador ha staccato Nairo in discesa andando a vincere la tappa. Penso che Quintana abbia un potenziale notevole in salita, forse il migliore del lotto se continuerà nella crescita avviata nel 2013, ma deve molto migliorare a crono e in discesa.
La maglia rosa Contador ha mostrato una buona forma alla Ruta, mentre al Giro (nonostante la squadra disastrosa) ha saputo con esperienza e talento gestire una forma non sempre perfetta (sul Mortirolo il tempo è stato di 45m16s, VAM 1709 m/h, 5.75 W/kg). Per lui sarà dura gestire il TdF con il Giro 2015 nelle gambe, ma ha la classe e le gambe per poter impostare una corsa di rimessa e giocare all'attacco in condizioni favorevoli; deve riuscire a superare lo stress delle prime tappe e trovare la forma della Vuelta 2014.
Infine, ma non per importanza, la maglia gialla 2014, Nibali; il neo-campione italiano non è sembrato (come anche nel 2014) molto brillante in salita al Delfinato (spesso però è sembrato correre di rimessa senza affondare il colpo..). Ha la possibilità di crescere -così come gli avversari- nelle tre settimane di Tour, è molto completo e forse uno dei pochi in grado di ribaltare la corsa in qualsiasi tappa, non solo in salita. Ha anche una squadra molto ben attrezzata e può cercare già nella tappa col pavé di indirizzare le cose a suo favore. Saranno settimane davvero interessanti da seguire, sia per i favoriti che per i campioni (e i gregari di lusso pronti a subentrar loro) impegnati in corsa.
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